Il catanese e il sonno: le frasi tipiche
Ho raccolto le cinque affermazioni tipiche del catanese quando si parla di dormire e di sonno.
Vediamole insieme.
1.M’UOCCUCCU A QUATTRU RI MAZZI
Frase tipica utilizzata per esprimere un alto livello di stanchezza. La suddetta posizione riprende la famosa carta da gioco e lascia intendere come, chi la pronuncia, poggiando la schiena sul letto, posizionerà gli arti proprio come il 4 di mazze.
2. RUMPU U’ LETTU A MITA’
In questo caso il livello di stanchezza è molto elevato. Questa affermazione lascia intendere come il peso del corpo sarà di gran lunga superiore alla forza di gravità stessa, e che romperà il materasso con eccessiva potenza.
3. SPOGGHITI E VO CUCCHITI
“Cchi c’è astasira a televisioni?”
– “Spogghiti e vocucchiti”
Questa è una frase tipica che il catanese usa quando tutti i programmi, gli eventi e le cose da fare vengono sostituite da due sole attività che si susseguono l’una dall’altra nell’arco di un tempo brevissimo: SPOGLIARSI E CORICARSI
4. ROMMI CHIOSSAI DO MATARAZZU
Un’affermazione insolita questa, che talvolta dona vita e personifica un oggetto all’apparenza immobile: il materasso. Quest’oggetto è sempre poggiato sul letto, ma la stanchezza è tale da permettere al catanese una staticità di gran lunga superiore a quella del materasso stesso.
5. STA RUMMENNU ADDITTA
Il dormire additta ( all’in piedi ) è un comportamento tipico dei cavalli per esempio. A differenza delle altre affermazioni, questa non è rivolta effettivamente al dormire, ma a distrazioni talmente evidenti che lasciano intendere come, chi sta commettendo errori o sbadatezze, non sia in realtà sveglio e vigile, ma stia dormendo in piedi.
E tu cosa pronunci di solito?
Andrea Carollo, La Liscìa Catanese